GennyPiermatteo che corre

DIARIO DI ALLENAMENTO E GARE DI UN UOMO CHE AMA CORRERE... "FORTE"

sabato 22 febbraio 2014

GRAZIE DI TUTTO CARO PAPA'...

                                                                                                   Nella notte tra il 16 e il 17 febbraio, il mio papà è salito dolcemente in cielo. Non sto a raccontare il travaglio della malattia, impetuosa e devastante, ma mi piace ricordare il bene che ha seminato un uomo che ha saputo insegnare solo con l'esempio.
Sin da ragazzino ricordo la serietà con cui mio padre affrontava il suo lavoro nella fabbrica di pali di Torre Annunziata (Dalmine). Quante volte l'ho visto uscire quasi febbricitante e ritornare a casa distrutto e ancora essere richiamato al lavoro per rimettere a posto un macchinario che, in altro modo, sarebbe stato fermo tutta la notte e avrebbe bloccato la produzione.
Quante volte, una volta a casa, si sedeva al mio fianco e a quello dei miei fratelli e ci aiutava nei compiti fino a tarda sera. Quante volte ci ha seguito nelle gare spronandoci e sostenendoci, a suo modo, A me è sempre bastato un suo sorriso di apprezzamento perché per me è sempre stato il mio esempio da seguire. Penso che il desiderio di costruire una bella famiglia e l'attaccamento al lavoro io e i miei fratelli lo abbiamo ereditato proprio da lui.
In casa lui aggiustava tutto ciò che si rompeva, non ricordo mai una volta che abbia chiesto qualcosa per sé. La casa è piena di manufatti in legno costruiti pezzo per pezzo dalle sue laboriose mani: barche, bacheche, mobili, cornici ecc.
Negli ultimi giorni di vita ho visto più volte piangere mio padre per la commozione, in precedenza mi era capitato solo alla morte dei suoi genitori.
Ha ringraziato tanto e ha più volte ribadito, a modo suo, l'amore che ha sempre nutrito per mia mamma che fino alla fine gli è stata vicino con un amore e una devozione senza misura.
Mio fratello Gianluca lo ha assistito giorno e notte con una devozione commovente, ha fatto tutto e di più per alleviare le sue pene e in parte ci è riuscito perché mio padre, con lui vicino, si sentiva più sicuro.
Mio fratello Alfredo e sua moglie Annamaria sono stati sempre presenti e disponibili, con grande lucidità hanno affrontato tutte le difficoltà che si sono presentate risolvendo questioni spesso complesse.
E cosa dire di mia moglie: dal primo momento lo ha coccolato come fosse un suo figlio e lo ha seguito con la cura di una figlia. Non mi ero accorto dell' amore profondo che nutriva nei confronti di mio padre e forse anche lui ne è rimasto sorpreso.
Nell'ultima notte, comunque, eravamo tutti lì con lui ad accompagnarlo nel passaggio a nuova e INFINITA vita. Negli ultimi giorni si è definitivamente convertito ottenendo la riconciliazione e l'unzione degli infermi e questo gli ha sicuramente spalancato direttamente le porte del PARADISO.
Potrei raccontare ancora tanto ma sarà inevitabile scrivere ancora di lui  perché lui vive dentro di me.
Grazie di tutto papà un giorno ci rivedremo...

5 commenti:

  1. 3 minuti faPrivato
    Mi spiace tanto.capisco bene come ti senti avendo appena passato ul medesimo dolore.da cio che scrivi....ti ha salutato pieno dorgoglio per cio che siete..cine figlio come famiglia

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  2. Siamo molto dispiaciuti, condoglianze, Roberto, Paolo e Giovanni

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  3. potremmo dedicargli l'orto che ha tanto contribuito a costruire...

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    1. Che bello che sarebbe...
      Mio padre mi ha sempre chiesto notizie del nostro orto e seguiva il blog.
      Comunque, grazie del pensiero...

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